Medioevo, recensione, Romanzo storico

“Il castello dei falchi neri” di Marcello Simoni

Ci sono romanzi che si possono vivere, tanto sono coinvolgenti. Ci sono romanzi che si possono vedere, quasi fossero pellicole cinematografiche che scorrono davanti agli occhi. Ci sono, poi, romanzi da cui è impossibile alzare la testa, da quanto sono appassionanti.

Il castello dei falchi neri”, ultima opera di Marcello Simoni, edita da Newton Compton Editori, appartiene sicuramente a tutte queste categorie!

Napoli, 1233. Al ritorno dalla crociata accanto all’Imperatore Federico II, Oderico Grifone (personaggio di fantasia), primogenito della casata e figlio di Aldelmo l’Uccellatore, il più grande addestratore di falchi del regno, trova una Napoli diversa da quando l’ha lasciata cinque anni prima. Divenuta covo di eretici e canaglie, rosa da un malcontento serpeggiante, divorata dalle tasse imposte da un tiranno che la città non riesce più a tollerare. E quei problemi non hanno risparmiato nemmeno la sua famiglia. Ritrova, così, il fratello minore, monaco Landolfo, scaltro e intelligente, la sorella Aloisia, gentile e determinata, l’intransigente e rude padre Aldelmo e la madre Ebgilberta, la bella e amata Fabrissa. Ma cosa riserverà il destino al coraggioso crociato Oderico? Quanto sarà cambiato il suo mondo in quei cinque anni di lontananza?

Questa è la trama appassionante di un thriller storico che mescola faide familiari, intrighi, potenze e alleanze, amore, segreti, inganni e misteri. E che, in un susseguirsi febbrile di avvenimenti ricchi di suspense, tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’epilogo. Una trama contraddistinta da personaggi forti e carismatici, caratterizzati in modo preciso e, a mio avviso, sublime.

“«Una sciagura non la si può certo spaventare, messere», rispose poi, con una smorfia di compatimento. «A Dio piacendo, può solo essere estirpata… come un’erbaccia!». E senza alcun preavviso, gli sbatté la porta in faccia.” Foresta di Acquaviva.

Una narrazione molto scorrevole, caratterizzata da uno stile raffinato e accurato che non la intralcia, e supportata da capitoli brevi, fa sì che si legga tutto d’un fiato, anche se la voglia di prolungare la lettura frena l’istinto di correre tra le sue pagine.

I dialoghi sono trascinanti e potenti. La prosa è impeccabile e il linguaggio è perfettamente coerente con l’epoca narrata.

“«Non è forse dal caos che nascono la luce e l’ordine supremo?». Il diavolo tentatore proferì una risatina beffarda. «Siete fin troppo bravo a far la predica, per essere davvero insofferente alla tonaca». «Vi chiedo perdono», si difese il monaco, «se mostro ancora rispetto per la parola di Dio e verso la mia coscienza». «Si tratta davvero di questo?», lo provocò l’ombra. «O c’è dell’altro?». «A cosa alludete?» «Ho sentito dire, non rammento più dove, che la vigliaccheria sia un attributo comune a tutti i figli cadetti».”

La ricostruzione dell’ambientazione è curata e i particolari sono dosati in modo sapiente. L’abilità di Marcello Simoni, infatti, sta nel rendere in modo perfetto il “qui e ora” così lontano nel tempo senza la necessità di usare lunghe descrizioni. Con l’ausilio di dettagli descrittivi e di termini accurati e pertinenti riesce a rievocare l’atmosfera medievale in maniera nitida e intensa. La velocità delle scene, inoltre, contribuisce ad aumentare il grado di coinvolgimento del lettore, rendendole estremamente vivide.

“Oderico non ci mise molto a strappargli di mano il pugnale, dopodiché gli posò una suola sul petto e lo costrinse a stare disteso nella polvere. «Mi avete insultato una volta di troppo», sentenziò, rivolgendogli contro la sua stessa arma.”

Il castello dei falchi neri” è un romanzo storico in piena regola, perfetto sotto ogni punto di vista, che di certo metterà d’accordo tutti gli appassionati di questo genere letterario. Un vero e proprio tuffo nel Medioevo italiano, con un grado di immersione difficile da spiegare a parole! Se anche dovessero trarre da questo romanzo un film, non riuscirebbe mai a essere più coinvolgente. Una storia che si lascia amare dalla prima all’ultima parola!

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