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L’enigma dell’abate nero

Qual è lo scopo di un romanzo ambientato in un tempo lontano? Stupire e trasportare il lettore nell’epoca di cui si narra.
Obiettivi perfettamente centrati dal nuovo romanzo di Marcello Simoni, “L’enigma dell’abate nero“,  edito da Newton Compton Editori,  terzo capitolo della Secretum Saga.
Un’avventura tra Firenze e Ravenna, nella metà del XV secolo, sulle tracce del ladro Tigrinus, uno dei malviventi più ricercati da Cosimo de Medici.
Un romanzo capace, attraverso il linguaggio utilizzato e la vivida descrizione delle scene, di ridare piena vita ad un tempo passato, catapultando il lettore nell’Italia rinascimentale.
Immersi nella pagine di questo libro si abbandona il presente per ritrovarsi ad osservare Cosimo de Medici intanto a mercanteggiare con Bianca de Brancacci, oppure Tigrinus che fugge nel bosco.
Rapiti dal fascino di un’epoca grandiosa lontana nel tempo,  abilmente raffigurata, ci si perde tra le vie di Firenze e Ravenna, pagina dopo pagina.
“L’enigma dell’abate nero” è un romanzo che ammalia ogni lettore che ama la storia e persuade coloro che non amano il genere storico.
Infatti, l’abilità capacità narrativa di Marcello Simoni cattura la mente e il cuore dei suoi lettori.
Cardinali, spie, mercanti, ricatti e complotti, un mix di componenti perfetti per una mirabolante e rocambolesca avventura nel passato. Una trama avvincente ed affascinante, che permette al lettore di perdersi nei meandri del tempo.

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Il segreto dell’inquisitore


Intelligenza artificiale, streghe, sette religiose, terrorismo… l’ultimo romanzo di James Rollins, “Il segreto dell’inquisitore“, è un’esplosione di ingredienti impressionanti. 
Una nuova avventura per i membri della Sigma Force, il comandante Greyson Pierce e il suo miglior amico e collega Monk Kokkalis si trovano a fronteggiare una sfida che va oltre i loro ruoli e vede coinvolti anche i loro più profondi affetti.
Un eccellente vortice di scienza e storia, in un thriller dal ritmo serrato e adrenalinico.
James Rollins è un mago della suspance, un ingegnoso romanziere; impossibile non rimanere affascinati di fronte ad ogni sua opera.
Un caleidoscopio di emozioni e colpi di scena che lasciano il lettore letteralmente a bocca aperta.
Un libro eccelso, da leggere goccia a goccia, per assaporarne ogni piccolo particolare, per rimandare l’inevitabile arrivo della fine.
Con una trama stratosferica, Rollins si conferma un maestro del romanzo d’avventura e trascina il lettore in una vicenda incredibile alla scoperta dei limiti e dei pericoli della tecnologia.

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Due chiacchiere con gli autori: ALESSIA COPPOLA

Quando un libro diventa un compagno di viaggio, è inevitabile volerne conoscere l’autore. E questa è la volta della “mamma” di “La ragazza del faro“, ALESSIA COPPOLA, che ringrazio per aver risposto a tutte le mie curiosità.

Quando è perché hai iniziato a scrivere?
Non c’è stato un preciso momento in cui abbia iniziato a scrivere, l’ho sempre fatto, da quando avevo sei anni. La scrittura per me è sempre stato un bisogno, un richiamo fortissimo, un’alternativa alla realtà.

Nel personaggio di Luna c’è qualcosa di Alessia?
Luna mi somiglia in ogni aspetto, è il mio riflesso, il mio alter-ego di carta e inchiostro.

Parlando del tuo ultimo romanzo, ” La ragazza del faro”, si può dire che sembra essere ambientato in un luogo magico ed è raccontato con molta enfasi. È un luogo al quale sei legata?
Il romanzo è ambientato in un luogo che esiste realmente, anche se ci ho messo del mio per circondarlo di un alone di mistero. I faraglioni di Sant’Andrea, in Salento, esistono davvero, ho scelto quella location perché ne sono stata incantata la prima volta che li ho visti.

La storia narrata nello stesso romanzo appare quasi come una leggenda. È in qualche modo ispirata a qualche racconto della tradizione?
No, non è ispirata ad alcun racconto, mi è venuta a trovare per caso, un giorno n cui ero su una vecchia torre a guardare il mare.

Se dovessi scegliere una canzone che rappresenti la storia tra Luna ed Hermes quale sarebbe?
Durante la stesura sono stata accompagnata da “Nuvole bianche” di Ludovico Einaudi, nella versione cantata in salentino. Ecco, credo che quel brano rappresenti appieno il loro sentimento e la loro storia.

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Caccia alle streghe

Streghe, Inquisizione, processi e roghi sono i componenti del romanzo d’esordio di Alessandro Troisi, “La biblioteca del diavolo”, edito da Newton Compton Editori.
Un romanzo storico di fantasia, ispirato a luoghi ed eventi realmente accaduti.
Il principe Filippo, di ritorno dalla guerra in Terra Santa, si ritrova a dover combattere un nemico invisibile nella propria città, il diavolo, attraverso una frenetica caccia alle streghe. Il suo tutore, un frate inquisitore, gli impone di presiedere i processi e di estirpare il Male dal loro popolo. Ma l’incontro con una giovane ragazza farà emergere in lui nobili sentimenti.
Un romanzo che affronta il tema dell’inquisizione e della caccia alla streghe con sapiente suggestione, che induce il lettore a riflettere sull’assurdità dei procedimenti e delle argomentazioni usate dagli inquisitori.
L’autore riesce nell’impresa di svelare tutte le carte di uno dei periodi più bui della storia dell’uomo, nel quale veniva utilizzato il nome di Dio spesso per coprire i crimini degli uomini di Chiesa e dei potenti.
Un romanzo caratterizzato da personaggi forti e dal percorso di un uomo combattuto tra il dovere da compiere al servizio della Chiesa che serve devoto e i sentimenti di rifiuto e orrore che nutre verso una pratica nella quale non crede e che ritiene disumana e abominevole in tutti i suoi aspetti.
Una storia magnetica, intelligentemente costruita, che riesce a rimandare la nitida immagine di un’epoca oscura.

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REVIEW PARTY: La cacciatrice di storie perdute

In uscita oggi il nuovo romanzo di Sejal Badani, intitolato “La cacciatrice di storie perdute”, edito da Newton Compton Editori.
La protagonista è Yaja, una giornalista americana di origine indiana che vive un periodo di profonda crisi esistenziale.
La maternità negata, il matrimonio spezzato, un rapporto inesistente con la madre, spingono Yaja nello sconforto e la inducono ad affrontare un viaggio in cerca di risposte sul suo passato e sulla sua famiglia. Risposte che arrivano da un passato lontano, ma che le daranno la forza di superare il presente e vivere il futuro che l’attende.
Un tuffo nella civiltà e nella cultura indiana, alla ricerca delle proprie origini, celate da una famiglia che vuole dimenticare.
In India, Yaja scoprirà la vera storia della nonna materna Amisha che non ha mai conosciuto e della quale non sa nulla. Una donna forte e determinata che ha sempre tentato di spingersi oltre i limiti imposti dalla cultura indiana per inseguire i propri sogni. Una donna che ha sognato e vissuto un amore impossibile, osteggiato dalla propria condizione in un paese che, per usi e tradizione, non le concede il diritto di scegliere l’uomo da amare e che non le da voce in capitolo sulla propria vita.
Il racconto di tre donne legate da un legame di sangue che si intrecciano nell’esplorazione della cultura e della tradizioni indiane, affrontando il presente e anche il passato, attraverso la storia e le usanze dell’India.
Amisha, Yaja, nonna e nipote.. le loro voci si intrecciano nell’alternanza del racconto, in un romanzo tutto al femminile, che induce il lettore a riflettere sulla vita delle donne e sui problemi che le affliggono, a prescindere dal luogo e dal tempo.
Ma è anche il racconto delle scontro tra culture e mondi molto differenti e di sentimenti che vanno oltre le tradizioni, oltre le differenze.
Un viaggio attraverso le fragilità di un popolo, che permette alla protagonista di osservare la vita da un altro punto di vista e al lettore di conoscerne e comprenderne limiti e imposizioni.